“Morabeza in teatro” è il titolo della nuova tournée con cui TOSCA presenta dopo una lunga attesa l’omonimo e fortunato suo ultimo album per cui nel 2020 ha ottenuto due Targhe Tenco, miglior interprete di canzoni e migliore canzone con Ho amato tutto.
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Sarà un lungo viaggio, suddiviso in tre tappe, attraverso l’Italia e in giro per il mondo, che è partito il 30 ottobre da Napoli e che si concluderà a maggio 2022.

Nella prima parte quasi tutta ‘italiana’ Tosca, dopo Napoli, Tosca si esibirà all’Auditorium Parco della musica di Roma il 5 novembre, al Teatro Puccini di Firenze il 7, al Teatro Franco Parenti di Milano l’8 e poi via via a Pavia il 9, a Fasano il 13, a Bari il 14 e 15, a Sassari il 29, a Messina il 3 dicembre.

La seconda parte sarà un giro per l’Europa che si aprirà a Strasburgo il 25 novembre e proseguirà da febbraio ’22 a Dubai e Sharjah.

Infine, il viaggio di Morabeza in teatro terminerà in tarda primavera ancora con una serie di concerti italiani, nuove date europee tra Spagna, Portogallo, Francia, Germania e poi oltreoceano tra Brasile (in concomitanza dell’uscita del disco sul mercato brasiliano), Uruguay, Paraguay, Perù e Stati Uniti.

In questo anno e mezzo di pandemia, nell’attesa di questo debutto, ho costruito un percorso musicale che approda in tanti lidi – dichiara Tosca – Ci sarà molto del disco “Morabeza”, ma non mancheranno alcune sorprese legate a un nuovo repertorio. Bisogna allacciare le cinture e lasciarsi trasportare in giro per il mondo attraverso la musica. E questo viaggio, nei luoghi e nelle emozioni, comincia già dal titolo che riprende la parola capoverdiana morabeza, la nostalgia del passato prossimo, la sensazione di sottile dolore che accompagna i momenti più intensi e preziosi della nostra esistenza, la presa di coscienza della bellezza di un presente che apparterrà presto al passato e la certezza della nostalgia che si accompagnerà al ricordo. Nel riuscire a godere delle piccole cose – prosegue Tosca – c’è l’essenza della morabeza capoverdiana, che è anche il senso dello spettacolo. Riuscire ad amare quello che fai è il traguardo.

Cantante e ricercatrice musicale da sempre affascinata dalle musiche del mondo, tra le voci più belle e versatili del panorama italiano e estero, oltre a un’impeccabile padronanza tecnica, Tosca ha in sé grandissima eleganza e intensa forza creativa e Morabeza in teatro, un melting pot intimo, raffinato e allo stesso tempo popolare, ne è appunto il riassunto.

Tosca conduce il pubblico nelle atmosfere di colore e di calore di un immaginario salotto sudamericano ideato dallo scenografo Alessandro Chiti. Attraverso un dialogo continuo con i musicisti, interpreta dal vivo i brani dell’album, e non solo, spingendosi anche oltre i confini della sua ricerca musicale. Se infatti Morabeza è già una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove, in particolare francese, brasiliana, portoghese e tunisina, sul palco Tosca allarga ancora di più le zone della sua esplorazione fino ad abbracciare nuovi mondi sonori di un’ancor più vasta zona del nord dell’Africa e facendo visita al repertorio recente e meno recente di quell’area musicale latina compresa tra il Centro e il Sud dell’America.

La tessitura del concerto ha un filo conduttore cucito da Massimo Venturiello, che cura anche la messa in scena, sulle parole tratte dal Canto alla durata di Peter Handke. In scena con Tosca i musicisti diretti da Joe BarbieriGiovanna Famulari al violoncello, pianoforte e voce, Massimo De Lorenzi alla chitarra, Elisabetta Pasquale al contrabbasso e voce, Luca Scorziello alla batteria e percussioni, Fabia Salvucci alle percussioni e voce.